La Sportiva è uno dei tanti marchi del Made in Italy che hanno rivolto sguardo e competenze verso la lotta contro la pandemia di coronavirus COVID-19, adattando una parte del proprio impianto di produzione per creare maschere chirurgiche per il personale della Protezione Civile (in questo caso per quella di Trento). Oltre a questa azione di solidarietà, il direttore dell’azienda, Lorenzo Delladio, ha proposto una sfida al suo dipartimento di Ricerca e Sviluppo: trovare una soluzione comoda ed ergonomica per un prodotto che saremo tutti costretti a portare a lungo.
Il risultato di questa sfida è la Stratos Mask, una maschera igienica sportiva protettiva realizzata in tessuto che ha un filtro interno intercambiabile e di facile sostituzione. La maschera può essere lavata, riutilizzata ed è molto comoda da indossare grazie alla sua perfetta ergonomia, progettata per coprire il viso in modo sicuro e confortevole. La società ha già presentato la domanda di brevetto e, in una seconda fase, valuterà la possibilità di richiedere la certificazione sanitaria.
La Stratos Mak è una maschera igienica protettiva generica, eventualmente adatta anche per l’uso durante la pratica sportiva, quando e se i decreti che terminano lo stato di emergenza lo prevederanno. La Sportiva ha confermato che, quando riprenderà la sua normale attività, la produzione di maschere sia chirurgiche che generiche si unirà a quella delle calzature e degli scarponcini da trekking.
“Fino ad ora l’obiettivo primario delle maschere è stato, logicamente, proteggerci in una fase di emergenza, e aspetti come il comfort e l’impatto ambientale sono stati relegati in secondo piano. Tuttavia, in azienda iniziamo a riflettere sulla situazione a lungo termine, cercando di limitare il più possibile l’impatto ambientale e pensando alla praticità dell’uso continuo di un prodotto che diventerà parte della nostra vita quotidiana. Abbiamo raggiunto una soluzione molto intelligente che consentirà ad ognuno di noi di rimuovere e sostituire il filtro interno, lavare la maschera e riutilizzarla in totale sicurezza”, afferma Delladio.