Dal quasi fallimento alla rinascita il passo è stato breve. Grazie al colosso statunitense Fox, che nel 2015 ha rilevato l’italiana Marzocchi impedendo così che un grande patrimonio tecnologico del Made in Italy andasse perduto. Il prezzo da pagare, però, per entrare a far parte della famiglia leader nel campo di forcelle ed ammortizzatori (non solo per la mtb) è quello di dover accettare le logiche di mercato e marketing imposte, che vogliono prodotti leggermente inferiori, in qualità e prestazioni, rispetto a quelli della casa madre.
Ma nella prospettiva di un definitivo rilancio Marzocchi sta per far tornare sul mercato la mitica forcella Bomber Z1, il vanto della casa italiana che la lanciò la prima volta nel lontano 1997, rivoluzionando l’intero mondo della mtb. Un forcella disegnata allora per offrire allo stesso tempo il massimo del rendimento con la massima resistenza possibile e senza influire sul peso finale dell’insieme.
Allora come oggi, visto che l’obiettivo degli ingegneri Marzocchi è il medesimo anche per la Bomber Z1 del 2019. Logiche superiori, però, hanno voluto che si risparmiasse su materiali e peso complessivo; offrendo così all’utente una forcella comunque di qualità, robusta e funzionale, ma di fascia più bassa rispetto alle cugine Fox. Dalle quali comunque la Bomber Z1 eredita le migliori tecnologie, la cartuccia Fit Grip e l’avanzata camera d’aria Float Evol.
La Marzocchi Bomber Z1 arriverà sul mercato nelle due configurazioni per ruote da 27.5” e da 29”, con escursioni rispettivamente da 150 a 180mm per la prima e da 130 a 170mm per la seconda. In entrambi i casi forcelle destinate ad un uso All Mountain/Enduro, con steli da 36mm di diametro ed un robusto telaio in alluminio. Il prezzo dovrebbe essere pari a 880€.
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